FILOVIA, l’opera che riqualifica le infrastrutture e i sottoservizi

7 Novembre 2024

La Filovia prende forma, la conclusione del cantiere Città di Nimes proietta Verona nel vivo del progetto

La Filovia prende forma, la conclusione del cantiere Città di Nimes proietta Verona nel vivo del progetto, che nel 2026 si concretizzerà in ventiquattro chilometri complessivi di un nuovo circuito, sistema che viaggerà su gomma intersecandosi con quattro linee di esercizio che integreranno e riqualificheranno il trasporto pubblico locale. “Un’infrastruttura che i cittadini aspettano da moltissimo tempo – sottolinea il Presidente AMT3 Giuseppe Mazza – e che avrà un impatto positivo importante sulle abitudini di tutti. La Filovia prende forma, la conclusione del cantiere Città di Nimes proietta Verona nel vivo del progetto, che nel 2026 si concretizzerà in ventiquattro chilometri complessivi di un nuovo circuito, sistema che viaggerà su gomma intersecandosi con quattro linee di esercizio che integreranno e riqualificheranno il trasporto pubblico locale. “Un’infrastruttura che i cittadini aspettano da moltissimo tempo – sottolinea il Presidente AMT3 Giuseppe Mazza – e che avrà un impatto positivo importante sulle abitudini di tutti. Grazie al benefico apporto dell’elettrico, l’obiettivo è arrivare a trasportare nel 2027 venticinque milioni di passeggeri. Un’opera che consentirà un risparmio di tempo notevole mediante l’utilizzo di un sistema completamente green, che permette ai mezzi di ricaricare le batterie mentre sono in corsa, senza tenerli bloccati in deposito. Trentanove saranno le carrozze che transiteranno sia nei quartieri che nel centro storico, collegando i punti nevralgici del comune, trasportando a pieno carico ben oltre i cento passeggeri per mezzo e contemporaneamente riducendo i principali inquinanti sulla rete urbana veronese fino ad arrivare ad un buon cinque per cento in meno”. I cantieri, che da qui ai prossimi due anni si alterneranno sul territorio, complicheranno un po’ la vita degli automobilisti che per brevi periodi dovranno sopportare qualche ingerenza di lavori in corso. “Come per il sottopasso concluso a giugno – aggiunge Mazza – è evidente che il beneficio finale ha la controindicazione di qualche piccolo disagio, inevitabile ma aggirabile se ci si abitua a consultare prima di mettersi in macchina il sito di AMT3 www.filoviaverona.it dove, alla sezione ‘i cantieri’, chiunque può in maniera rapida avere chiaro il quadro per ovviare i problemi viabilistici con itinerari alternativi”. La stazione di Porta Nuova sarà il punto di incontro di tutte e quattro le linee della Filovia, i cui percorsi partiranno dal parcheggio scambiatore Ca’ di Cozzi fino al Policlinico Borgo Roma per il vettore verde, dall’Ospedale Civile di Borgo Trento fino al Parcheggio scambiatore Verona Sud per il tragitto giallo, dalla zona Stadio/via Frà Giocondo fino a Borgo Santa Croce per il blu e infine dalla Stazione Porta Nuova fino al Parcheggio scambiatore Verona Est per il rosso. “Un’opera propedeutica al potenziamento delle infrastrutture dei sottopassi risalenti ad Italia 90 – continua Mazza -, ora unificati e maggiormente fruibili grazie al traffico privato che transita solo sotto, lasciando il trasporto pubblico locale in superficie. La modifica ha snellito di molto le lunghe code pre lavori, grazie ad alcuni accorgimenti che permettono fluidità veicolare: quattro rampe, due di uscita e due in entrata e i semafori, di fatto con tempi molto ridotti, che non tengono più conto degli attraversamenti pedonali, delle svolte a destra e dei passaggi degli autobus, semplificano di molto la circolazione e le tempistiche di attraversamento del tratto”. Con lo sguardo già rivolto ai prossimi step, a partire dal 2025 sono previsti nuovi lavori ed è lo stesso Presidente Mazza ad averli annunciati nelle scorse settimane. “Stiamo dialogando con l’impresa per definire puntualmente i cantieri di intervento: con l’anno nuovo sarà la volta di via XX Settembre, dove i lavori per il passaggio della Filovia viaggeranno a braccetto con quelli di VReti e Acque Veronesi, per rimettere mano alla linea di media tensione ma soprattutto alla volta fognaria/acquedottistica ed eliminare alla radice gli allagamenti provocati dalle violente piogge che sempre più sovente investono il nostro territorio. Già da settembre l’Amministrazione dialoga con cittadini e commercianti per trovare soluzioni condivise e affrontare eventuali altri problemi contingenti. Un esempio di collaborazione a tutti i livelli in sinergia con territorio e enti, per ottimizzare spese e trarre massimo beneficio per la comunità veronese”.

La Filovia prende forma, la conclusione del cantiere Città di Nimes proietta Verona nel vivo del progetto, che nel 2026 si concretizzerà in ventiquattro chilometri complessivi di un nuovo circuito, sistema che viaggerà su gomma intersecandosi con quattro linee di esercizio che integreranno e riqualificheranno il trasporto pubblico locale. “Un’infrastruttura che i cittadini aspettano da moltissimo tempo – sottolinea il Presidente AMT3 Giuseppe Mazza – e che avrà un impatto positivo importante sulle abitudini di tutti. La Filovia prende forma, la conclusione del cantiere Città di Nimes proietta Verona nel vivo del progetto, che nel 2026 si concretizzerà in ventiquattro chilometri complessivi di un nuovo circuito, sistema che viaggerà su gomma intersecandosi con quattro linee di esercizio che integreranno e riqualificheranno il trasporto pubblico locale. “Un’infrastruttura che i cittadini aspettano da moltissimo tempo – sottolinea il Presidente AMT3 Giuseppe Mazza – e che avrà un impatto positivo importante sulle abitudini di tutti. Grazie al benefico apporto dell’elettrico, l’obiettivo è arrivare a trasportare nel 2027 venticinque milioni di passeggeri. Un’opera che consentirà un risparmio di tempo notevole mediante l’utilizzo di un sistema completamente green, che permette ai mezzi di ricaricare le batterie mentre sono in corsa, senza tenerli bloccati in deposito. Trentanove saranno le carrozze che transiteranno sia nei quartieri che nel centro storico, collegando i punti nevralgici del comune, trasportando a pieno carico ben oltre i cento passeggeri per mezzo e contemporaneamente riducendo i principali inquinanti sulla rete urbana veronese fino ad arrivare ad un buon cinque per cento in meno”. I cantieri, che da qui ai prossimi due anni si alterneranno sul territorio, complicheranno un po’ la vita degli automobilisti che per brevi periodi dovranno sopportare qualche ingerenza di lavori in corso. “Come per il sottopasso concluso a giugno – aggiunge Mazza – è evidente che il beneficio finale ha la controindicazione di qualche piccolo disagio, inevitabile ma aggirabile se ci si abitua a consultare prima di mettersi in macchina il sito di AMT3 www.filoviaverona.it dove, alla sezione ‘i cantieri’, chiunque può in maniera rapida avere chiaro il quadro per ovviare i problemi viabilistici con itinerari alternativi”. La stazione di Porta Nuova sarà il punto di incontro di tutte e quattro le linee della Filovia, i cui percorsi partiranno dal parcheggio scambiatore Ca’ di Cozzi fino al Policlinico Borgo Roma per il vettore verde, dall’Ospedale Civile di Borgo Trento fino al Parcheggio scambiatore Verona Sud per il tragitto giallo, dalla zona Stadio/via Frà Giocondo fino a Borgo Santa Croce per il blu e infine dalla Stazione Porta Nuova fino al Parcheggio scambiatore Verona Est per il rosso. “Un’opera propedeutica al potenziamento delle infrastrutture dei sottopassi risalenti ad Italia 90 – continua Mazza -, ora unificati e maggiormente fruibili grazie al traffico privato che transita solo sotto, lasciando il trasporto pubblico locale in superficie. La modifica ha snellito di molto le lunghe code pre lavori, grazie ad alcuni accorgimenti che permettono fluidità veicolare: quattro rampe, due di uscita e due in entrata e i semafori, di fatto con tempi molto ridotti, che non tengono più conto degli attraversamenti pedonali, delle svolte a destra e dei passaggi degli autobus, semplificano di molto la circolazione e le tempistiche di attraversamento del tratto”. Con lo sguardo già rivolto ai prossimi step, a partire dal 2025 sono previsti nuovi lavori ed è lo stesso Presidente Mazza ad averli annunciati nelle scorse settimane. “Stiamo dialogando con l’impresa per definire puntualmente i cantieri di intervento: con l’anno nuovo sarà la volta di via XX Settembre, dove i lavori per il passaggio della Filovia viaggeranno a braccetto con quelli di VReti e Acque Veronesi, per rimettere mano alla linea di media tensione ma soprattutto alla volta fognaria/acquedottistica ed eliminare alla radice gli allagamenti provocati dalle violente piogge che sempre più sovente investono il nostro territorio. Già da settembre l’Amministrazione dialoga con cittadini e commercianti per trovare soluzioni condivise e affrontare eventuali altri problemi contingenti. Un esempio di collaborazione a tutti i livelli in sinergia con territorio e enti, per ottimizzare spese e trarre massimo beneficio per la comunità veronese”.